La Speranza è tanto illusoria, quanto vera.
Una costante inevitabile e intoccabile, a cui affidiamo i sogni di una vita.
Rende leggera la nostra anima nei momenti pesanti come macigni.
Può ingannarci e far male, ma è un rischio da correre. Impossibile da comprimere, rinchiudere, soffocare.
Giovane campionessa lucchese che conseguì grandi successi e che morì in seguito a un incidente stradale nel 1994, a soli 21 anni.
Condividiamo con voi la sua storia e quella della S.C. Michela Fanini, senza aggiungere una parola a quanto riportato nell’yearbook 2017 del team.
Ringraziamo di cuore il papà Brunello, presidente della società, per la sua tempestiva e gentile risposta, per la sua disponibilità, ma soprattutto per ciò che ha dato e che sta continuando a dare al ciclismo femminile italiano.
L’arrivo con una gamba sola di Annalisa Frulli al Trofeo Canestrelli e la sportività che regna nel ciclismo femminile.
Annalisa Frulli ricorderà per tutta la sua vita il 9 aprile del 2017. L'atleta della Quarrata Bike prende il via al Trofeo Canestrelli, la gamba è buona e la grinta non manca mai. Lungo il percorso Annalisa non perde le prime posizioni del gruppo e anche lungo la salita rimane con le prime. Galvanizzata dalla sua prestazione, tenta d'involarsi lungo la discesa ma le prime non si fanno sorprendere. Tutto da rifare. L'importante è esserci e giocarsi ogni carta a disposizione.
Una caduta nell’ultima tappa del Giro di Toscana, una clavicola rotta e tanta sofferenza non la fermano: si rialza, sale in bici e, nonostante il dolore, porta a termine il suo Giro in Maglia Verde al quarto posto della classifica generale.