6 giugno 2018 - Passare dalla bici da strada alla scatto fisso, da un giorno all’altro e senza mai essere scesa in pista, e ritrovarsi sul tetto del mondo fixed. La Campionessa del Mondo Giorgia Fraiegari ci leva qualche curiosità sulla specialità più in voga del momento e ci racconta la sua nuova esperienza con la maglia della Cykeln Divisione Corse e i suoi prossimi appuntamenti fixed e su strada con la Born to Win.

Come ci si sente dopo essere salita sul tetto del mondo fixed?
A raccontarcelo e a spiegarci la specialità più in voga del momento è la quasi ventitreenne laziale Giorgia Fraiegari, che dopo aver vinto il Campionato del Mondo non ufficiale fixed alla quarta edizione della Rad Race Fixed 42 di Berlino il 13 maggio scorso, continua a mietere conquiste sulla sua scatto fisso con addosso la maglia della Cykeln Divisione Corse.

Com’è nata la sua bella avventura sulle due ruote fixed?! Casualità.
“Lo scorso sabato 2 giugno ho corso alla Thundercrit di Londra, sempre il fixed, e ho fatto seconda…. Dopo Berlino la situazione è leggermente più delicata perché prima avevo il vantaggio di non essere conosciuta... Mentre in questo preciso periodo è un pochino più complicato, avendo tanti occhi puntati addosso, è più difficile muoversi!!!”

Com’è stato vincere il Campionato del Mondo e come sta influenzando la tua carriera ora?
È stato ovviamente il risultato più bello che ho ottenuto finora e, oltre ad essere felice per me, sono felice anche per i miei genitori che hanno vissuto insieme a me momenti davvero difficili e per tutte quelle persone che mi sono sempre state accanto lungo il mio percorso, ma anche per tutti i no ricevuti! La mia carriera ancora non è molto cambiata, semplicemente le persone iniziano a guardarmi con un occhio diverso.

Perché l’essere conosciuta in queste gare ti mette i bastoni tra le ruote?
Mi mette i bastoni tra le ruote perché tutti cominciano a fare la gara su di me e ho molto meno spazio.

Sabato scorso hai conquistato il secondo posto alla Thundercrit di Londra. Ci racconti la gara?
Io cerco sempre di evitare di arrivare in volata…, quindi, lungo il percorso, faccio moltissimi attacchi per cercare di portare via gruppetti ristretti. È quello che ho fatto anche sabato, proprio per questo avevo scelto un rapporto leggermente più agile rispetto ad altre perché speravo di non dover, appunto, fare la volata…. Purtroppo non sono riuscita nell'intento e quindi siamo arrivate tutte insieme… e, di conseguenza, avendo un rapporto molto agile, non sono riuscita a sorpassare l'inglese Eeva Sarlin, che poi ha vinto e che tra l'altro mi hanno detto di essere una velocista molto forte su pista.
L'ultima gara è stata comunque bellissima, io a Londra non c'ero mai stata prima, e anche se non ho avuto il tempo materiale di vedere molto è comunque stata un'occasione speciale!

Spieghi un po’ come funzionano le gare fixed per chi non le conosce?
Il fixed è una disciplina relativamente nuova... Si tratta di gare su strada su circuiti abbastanza corti che variano da 1 a 3 km, più o meno tecnici a livello di curve…. Queste gare non vengono fatte con bici normali, bensì con quelle a scatto fisso (utilizzate anche su pista) e quindi senza freni.
L'unica gara in linea è il mondiale che ho vinto. Era di 42 km, mentre le altre si dividono in qualifiche che variano dai 10 ai 15 km ed, in finale, dai 20 ai 30 km. Per quanto riguarda le cicliste, nella categoria A partecipano le professioniste, mentre nella B chi vuole farlo un po' per gioco.

Com’è stato il tuo tuffo nel fixed?
All'inizio ti ritrovi catapultato in un mondo completamente nuovo in cui devi cercare di capire come funziona, anche semplicemente con i rapporti, come si monta la bici e così via... Tutto sta nel prendere confidenza, oltre che a livello meccanico, con la bici ovviamente.... Tra l'altro io, non avendo nemmeno mai fatto pista, le prime volte ho avuto molta paura, non che adesso mi sia passata del tutto ????, ma ho un pochino di confidenza in più.

Cosa ti piace di questa specialità e perché si dovrebbe provare?
Sicuramente l'ambiente è completamente differente dalla strada... Nonostante le gare siano molto dure si affronta tutto con un po' di leggerezza in più e a me questa cosa piace davvero molto, questo clima gioioso e spensierato che c'è!

Come hai iniziato tu?
Io ho iniziato un po' per caso e un po' per gioco, diciamo che mi hanno convinta a fare la Red Hook di Milano... e ne sono rimasta assolutamente affascinata.

Ti dedichi ancora al ciclismo su strada? Se sì, quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
Sì sì, assolutamente, ma purtroppo dopo la chiusura della Giusfredi Bianchi ero rimasta a piedi e mi ha poi salvato in calcio d'angolo la Born to Win che però è federazione... Di conseguenza il calendario è molto ristretto e riesco benissimo a fare entrambe le attività, cosa che gli scorsi anni non avrei potuto fare.
Il prossimo appuntamento su strada saranno i Campionati Italiani a cui tengo in particolar modo, proprio per via delle poche occasioni che ho quest'anno di far bene su strada.

Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti fixed?
Anche sabato prossimo correrò a Londra alla Rapha nocturne, altra gara relativamente importante!

Ora spero di continuare così e di riuscire ancora a fare qualcosa di buono!!

Ilenia Milanese
cicliste.eu
© RIPRODUZIONE RISERVATA