Un libro e una canzone per Chiara Pierobon. cicliste.eu alla presentazione della biografia dedicata alla giovane ciclista di Caselle di Santa Maria di Sala, improvvisamente scomparsa poco più di due anni fa, che sognava di indossare la maglia della Nazionale Azzurra.
2 dicembre 2017 - Si è tenuta durante un freddo sabato pomeriggio di fine autunno, la presentazione del libro “L’azzurro va oltre il destino” di Gian Marco Mutton.
Non una semplice biografia, ma una splendida dedica a Chiara Pierobon, la giovane ciclista scomparsa improvvisamente all’età di appena 22 anni quel sabato primo agosto di due anni fa, durante la trasferta in Germania con la sua squadra, la Top Girls Fassa Bortolo di Spresiano.


A ospitare l’evento, il paese di Chiara, Santa Maria di Sala - terra del ciclismo veneto - nell’affollato Teatro Comunale “Sandro Pertini” di Villa Farsetti.

A scandire il tempo, le tante belle parole, rotte dall’emozione e dalla commozione, intervallate da lunghi applausi somiglianti a dolci e calorosi abbracci dei tanti amici, parenti, conoscenti o anche solo curiosi che affollavano la sala.

Moderatore, il giornalista Filippo de Gaspari e introduzione critica dello scrittore, commentatore e giornalista sportivo Riccardo Menegatti.

pierobon chiara sala

L’opera e le parole dell’autore
Il grande, lungo e difficile lavoro, è iniziato grazie alla richiesta da parte della nonna materna di Chiara allo scrittore, nonché amico di famiglia Gian Marco Mutton. Visibilmente commosso, ha spiegato che l’incarico l’ha impegnato tantissimo, lavorando di notte e costringendolo a delle pause. Un grande lavoro, però, che lo ha reso orgoglioso... “é stato il modo di salutare Chiara” ha aggiunto.
A contribuire all’accurato studio della ragazza, oltre alla famiglia, quattro migliori amiche e i direttori sportivi, mantenendo e seguendo lo scopo di riuscire a far capire chi era veramente, dando importanza al lato sportivo, senza far trapelare troppo quello personale.
Un racconto della vita della giovane promessa del ciclismo, attraverso la delicatezza e la leggerezza delle parole per consentirne la lettura fino alla fine e con una raccolta di fotografie che la ritraggono durante le sue esperienze sportive.
Ad arricchire il tutto un ritratto di Chiara eseguito da Eleonora Pasqual, giovane studentessa, figlia di Alberto, l’autore del monumento a Marco Pantani sul Mortirolo.

È la storia di una ragazza meticolosa, introversa e sensibile, che sognava di indossare la maglia azzurra - era anche il suo colore preferito... - interrotta così bruscamente...
“Chiara stava bene” ha riferito ancora Mutton. “Li ho visti i suoi esami non c’era nemmeno un asterisco”... niente poteva far prevedere un così tragico destino.
Ed è così che anche se il destino se l’è portata via prima di consentirle di esprimere le sue capacità, “l’azzurro l’ha indossato per sempre... Chiara riposa con la maglia azzurra addosso”.

Le autorità
Durante la presentazione sono intervenute le autorità nelle figure del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni e Luca Morosin, e del Sindaco di Cordignano (paese dell’autore), Alessandro Biz.
Hanno portato i saluti del Sindaco della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro e del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, leggendo anche le sue parole, riportate sulle pagine di introduzione dello scritto.

Il direttore sportivo
Anche il direttore sportivo, nonché fondatore della Top Girls Fassa Bortolo, Lucio Rigato, che con la voce rotta dalla commozione ha ricordato Chiara, la grandissima persona che era - una seconda figlia per lui e la moglie - e le sue doti sportive e di leader, la sua capacità di trainare e mettere d’accordo la squadra.... Ha rammentato il percorso che li aveva portati a raggiungere una sorta di simbiosi nell’ultimo anno e il soprannome che le aveva dato (com’era e com’è solito fare con tutte le sue ragazze): la chiamava e la chiamavano “Pierino”.... Quel nomignolo è scritto sotto l’orsetto simbolo della società.

Il Presidente F.C.I. Veneto
Ancora parole spese per Chiara, ma anche per tutto il movimento ciclistico, da parte del Presidente della Federazione Ciclistica del Veneto, Igino Michieletto, che parlando del ruolo dello sport, di valori, di non fallimenti, di risultati e di talenti, ha detto: “Il ciclismo crea legami forti dal punto di vista umano, indistruttibili”.

Le parole di Chiara in musica
È il sig. Giorgio, ex ciclista, dell’Accademia musicale Volavoce di Curtarolo, a raccontare del desiderio espresso appena a fine ottobre dal papà di Chiara, Gianni Pierobon, di voler trasformare una poesia scritta dalla figlia sul suo colore preferito in una canzone... “Blu” è il titolo della canzone, musica e arrangiamento di Riccardo Vighesso, voce di Carol Magagnia.
È sempre Giorgio ad augurarsi, che la grande diffusione del libro venga affiancata da quella della canzone, sperando che venga ascoltata durante qualche Giro d’Italia.


La fine di Chiara non esiste.
A 22 anni come si può parlare di fine?
Gian Marco Mutton

Ed è anche grazie a questo libro e a questa canzone che 
Chiara vivrà per sempre.

Ilenia Milanese
cicliste.eu